Stefano Moratto

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In questa puntata di Super Vecia Trieste parleremo dell'evoluzione dello Stefano (Musicus Muggiae Vulgaris).

Più comunemente noto con il nome di Maestro o Giok, lo Stefano è un tipico esemplare di musicista eclettico del confine italico/slavo.

In tenera età lo Stefano, attratto da musiche folkloristiche triestine, è sovente zampettare tra un ramo (volgarmente detto frasca) e l'altro.

Sebbene attratto dalla musica sin da piccolo, è solo nel periodo pre-puberale che si avvicina all'utilizzo del tamburo: anche i più esperti confondono il battito del becco del picchio con quello delle bacchette dello Stefano.

Nel periodo estivo, il Maestro migra verso ovest, sulla riviera gradese dove, prima di compiere la maggiore età, affronta la muta dello strumento: passa dal tamburo al trombone. Anche se le esibizioni musicali in età giovanile risultano rare, testimonianze di visitatori tedeschi affermano che in clune notti abbiano sentito il rumore poco aggraziato dell'ancora inesperto suonatore.

Con il passare del tempo, per preservare la propria specie, lo Stefano ha dirottato le proprie migrazioni da Grado alla penisola istriana dove l'abbondanza di feste e vino sono terreno fertile per la sua attività artistica. Le uscite musicali in Istria sono uno dei fattori essenziali per la sua crescita artistica.

Con l'invecchiare la chioma dello Stefano tende a diventare sempre più rada ma al contempo aumenta sempre di più la sua esuberanza, ed è proprio all'apice di quest'ultima che alcuni rari esemplari della specie evolvono in Musicus Muggiae Sosaphonis.

Durante il periodo del Carnevale lo Stefano diventa piuttosto territoriale e canta-suona quasi incessantemente da posatoi in evidenza, come ad esempio in sfilata o su uno sgabello in mezzo nella piazza Marconi di Muggia, per attrarre a sé le attenzioni del pubblico, scacciando energicamente eventuali intrusi.

Si conclude così questa puntata speciale di Super Vecia Trieste. Alla prossima...suonata